Gli
incontri di psicologia tomistica partono dal presupposto che la dottrina sull’uomo
di Tommaso d’Aquino possa fare da quadro di riferimento per una più completa
visione della psiche umana. Ogni tipo di psicologia, infatti, sottintende una
certa concezione antropologica. È interessante osservare come il termine stesso
psicologia, prima di indicare, come succede oggi, lo studio della mente, in
passato significasse la riflessione filosofica sull’anima. L’antropologia
tommasiana, con l’affermazione della spiritualità dell’anima, ma nello stesso
tempo con la definizione di essa come forma del corpo, permette di comprendere,
senza cadere nel determinismo, i fenomeni studiati dalla psicologia come profondamente
collegati con le facoltà spirituali, psichiche e affettive dell’anima, pur nel
rispetto della distinzione tra il piano dell’antropologia filosofica e quello
della psicologia sperimentale. La fecondità dell’approccio è testimoniata
dall’esistenza di una comunità di psicologi, a livello nazionale e
internazionale, che nella pratica clinica si ispira alla visione antropologica
tommasiana, mettendo in atto un modello di psicoterapia che ricomprende e valorizza
le nozioni antropologiche e morali appartenenti a una tradizione consolidatasi nei
secoli facendole interagire con le nozioni psicologiche e psicoanalitiche
contemporanee.
